Ecco la storia internazionale selezionata questa settimana. Tratta dalle news di EAT Foundation, ripercorre le principali tappe della EAT-Lancet Commission ad un anno dal lancio del rapporto che ha fatto il giro del mondo.
Fondata nel 2016 con l’ambizione di riformare il sistema alimentare globale, EAT Foundation ha riunito alcuni dei massimi esperti mondiali sui temi della salute e della sostenibilità all’interno della EAT-Lancet Commission, il cui rapporto (Food in the Anthropocene: the EAT–Lancet Commission on healthy diets from sustainable food systems) è stato pubblicato nel gennaio dello scorso anno.
Un anno dopo la sua pubblicazione, uno sguardo a come la Commissione EAT-Lancet sta influenzando il sistema alimentare.
Il 16 gennaio 2019, è stato pubblicato sulla rivista medica The Lancet il rapporto della EAT-Lancet Commission on Food, Planet, Health.
All’interno vengono proposti gli obiettivi scientifici alla base di una dieta planetaria e di un sistema alimentare sostenibile per nutrire una popolazione in crescita che si stima supererà i 10 miliardi di individui entro il 2050, nel pieno rispetto della salute del pianeta.
Dal lavoro dei massimi esperti mondiali sui temi della salute e della sostenibilità, è nato un documento che mira a supportare la definizione di linee guida sanitarie nazionali, politiche, strategie di business e, in ultimo, quel che mettiamo nel piatto.
I principali media globali, da BBC News e New York Times a India Times e Le Monde, hanno velocemente ripreso la storia e il rapporto ha fatto così il giro mondo.
In totale, oltre 5800 articoli multimediali in 118 paesi sono stati pubblicati in seguito alla pubblicazione del rapporto. Lo stesso documento è stato scaricato dal sito internet di The Lancet più di 28.000 volte nei primi sei mesi e il rapporto di sintesi redatto da EAT circa 100.000 volte.
Sui social media, i contenuti collegati al rapporto hanno realizzato oltre un milione di condivisioni in più di 200 paesi, tra cui vanno menzionati l’attrice Iman Meskini e l’attore Alec Baldwin.
Il rapporto è risultato essere tra i primi 20 articoli scientifici più discussi in tutto il mondo accademico e il quarto documento più importante sul tema del clima, secondo Altmetric.
L’impatto del rapporto scientifico è stato quindi impressionante.
Ora, la domanda è: in che modo tutto questo intende generare un cambiamento?
La EAT-Lancet Commission raccomanda una grande trasformazione alimentare da realizzarsi attraverso un’azione diffusa, multisettoriale e multilivello: una sostanziale transizione globale verso modelli di consumo più salutari, l’eliminazione degli sprechi e importanti miglioramenti nelle pratiche di produzione alimentare.
Sulla base delle indicazioni proposte dalla Commissione, EAT collabora con imprese, istituzioni a tutti i livelli, società civile e non solo, verso questa importante trasformazione.
- Alec Baldwin e Charles McNeill all’EAT-Lancet Launch, sede delle Nazioni Unite, New York. Fonte: Ayano Hisa.
Le città svolgono un ruolo chiave per l’attuazione di una tale trasformazione del sistema del cibo attraverso una l’approvvigionamento e la distribuzione di pasti in linea con le strategie EAT-Lancet. Una transizione verso la dieta planetaria può determinare una riduzione delle emissioni urbane del 60% in soli 10 anni, secondo uno studio condotto dalla rete C40, Arup e l’Università di Leeds.
Nel corso dell’ultimo anno, EAT ha intensificato la sua collaborazione con la rete C40 e alcune delle città più importanti del mondo perché assumessero impegni coerenti in linea con i cambiamenti proposti. La rete C40 è un network di città tra le più grandi al mondo e collabora con EAT attraverso la rete EAT-C40 Food Systems.
Il culmine di questo lavoro si è raggiunto quando lo scorso ottobre 14 città si sono impegnate a promuovere un nuovo ruolo delle città nella definizione di sistemi alimentari sostenibili. Le città sono Barcellona, Copenaghen, Guadalajara, Lima, Londra, Los Angeles, Milano, Oslo, Parigi, Quezon City, Seul, Stoccolma, Tokyo, Toronto. In aggiunta, un programma pilota guidato da EAT è in corso a Copenaghen, sostenuto da Climate-KIC.
Sono stati compiuti progressi anche a livello nazionale.
La Commissione EAT-Lancet ha co-organizzato o sostenuto presentazioni in oltre 40 paesi nel corso del 2019, per stimolare azioni a livello locale. In Indonesia, il rapporto ha contribuito alla revisione da parte del governo indonesiano delle linee guida nutrizionali nazionali, integrandole con considerazioni di carattere ambientali. Analogamente, EAT ha sostenuto lo sviluppo del piano d’azione del governo norvegese per la definizione di sistemi alimentari sostenibili.
- Una mappa che mostra i luoghi del lancio del rapporto EAT-Lancet nel 2019.
Sono stati inoltre compiuti numerosi passi importanti a livello globale e intergovernativo e nella società civile.
EAT ha sviluppato un partenariato con UNFCCC per includere i sistemi alimentari all’interno del dibattito sul clima, sostenendo la necessità di convergere verso sistemi alimentari sostenibili come parte delle strategie di adattamento e mitigazione dei paesi e influenzare il cibo che tutti gli anni viene servito a oltre 20.000 delegati COP. Inoltre, il rapporto fa da cornice alla collaborazione di EAT con UNICEF, promuovendo l’integrazione di questioni di salute e ambientali entro l’azione dell’associazione.
Per tradurre la conoscenza contenuta nel rapporto in azione, EAT è dedicata alla trasformazione delle pratiche commerciali.
Ad un anno dal lancio, EAT-Lancet ha contribuito a importanti progressi. Un programma chiave è il progetto pilota EAT Food Service, che mira a migliorare la salute ed a ridurre l’impatto ambientale del servizio stesso. Le aziende impegnate includono UMOE, Nordic Choice Hotels, Fazer, Hurtigruten e Compass Group, il più grande fornitore di servizi alimentari al mondo. Inoltre, il rapporto e tutto il lavoro che ne è seguito hanno fornito il quadro logico per l’iniziativa One Planet Business for Biodiversity (OP2B) supportata dal presidente francese Emanuel Macron e dal CEO Emanuel Faber di Danone.
- Lancio di EAT-Lancet presso gli uffici Google a New York, New York, 5 febbraio 2019. Fonte: Ayano Hisa
Infine, il lavoro della Commissione ha avuto un impatto sul mondo della scienza.
Il rapporto è stato citato da 507 articoli scientifici; inoltre il documento complementare pubblicato su Nature nell’ottobre 2018 è stato citato da 258 articoli.
Le linee guida EAT-Lancet, sia per la salute che per l’ambiente, sono utilizzate da tutti i 20 paesi (più l’Unione Europea) che collaborano alla rete FABLE nello sviluppo di politiche nazionali per la definizione di sistemi alimentari e di uso del suolo sani e sostenibili. Inoltre, le linee guida sono servite da cornice logica per la fusione di Bioversity e CIAT e ora svolgono un ruolo simile nella fusione dei 15 centri CGIAR in One CGIAR.
Il rapporto potrà determinare anche un impatto sulle future generazioni di medici. La Federazione internazionale degli studenti di medicina sta infatti adottando un documento politico sui sistemi alimentari sani e sostenibili proprio sulla base del rapporto EAT-Lancet. Una tale politica determinerà un impatto su 1,3 milioni di studenti di medicina in tutto il mondo e potrà essere utilizzata come riferimento per includere il tema dei sistemi alimentari sostenibili nei percorsi di medicina.
- Spettatori in occasione del lancio di EAT-Lancet a Jakarta, gennaio 2019. Fonte: Eka Winarotomo.
Un anno dopo la sua pubblicazione, il rapporto EAT-Lancet si è dimostrato più di un semplice resoconto scientifico. Per molti ha rappresentato un campanello d’allarme sul ruolo del cibo nel campo della salute delle persone e del pianeta. Vi è un’opportunità senza precedenti di connettere il tema del cibo alle diverse iniziative di politica internazionale, nazionale e di business che stanno lavorando in questa direzione. La scienza si è espressa, è ora tempo di agire.
L’articolo in lingua originale lo trovate qui.