Progetto SchoolFood4Change

SchoolFood4Change (SF4C) faciliterà la transizione verso diete sane e sostenibili nella società, generando impatti diretti in oltre 3.000 scuole e 600.000 studenti in 12 Paesi europei. 

SchoolFood4Change (SF4C) mira a coinvolgere le scuole come catalizzatori per una trasformazione del sistema alimentare verso diete sane e sostenibili sia per l’uomo che per il pianeta. Il preogetto è coordinato da ICLEI – Local Governments for Sustainability, e si propone di riunire tutti i principali attori della refezione scolastica: studenti, genitori e insegnanti, agricoltori, chef e personale di mensa, esperti di approvvigionamento alimentare sostenibile, dietisti , e le imprese locali. Il cuore del progetto è un triplice approccio che include: gli acquisiti pubblici sostenibili, diete sane e sostenibili e l’approccio olistico “Whole School Food Approach”.

Schoolfood4Change è finanziato dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea. È iniziato nel gennaio 2022 e durerà quattro anni. I risultati saranno replicabili all’interno e all’esterno dell’UE.

L’approccio di SF4C sarà attuato dai  33 partner, tra cui molte amministrazioni pubbliche gestiscono il servizio di refezione scolastica.

Obiettivi

  • Formulare e testare innovative pratiche di acquisiti pubblici locali in linea con la strategia europea Farm to Fork (dal produttore al consumatore) e gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030;
  • Formare e attivare i cuochi delle mense e gli altri “facilitatori alimentari” attraverso diete sane e sostenibili legate al territorio;
  • Assicurare una ambiente formativo abilitante attraverso l’innovativo “whole school food approach” (approccio globale al cibo scolastico), ovvero un metodo per promuovere una cultura del cibo sano a scuola e intorno alla scuola, contribuendo così al cambiamento sistemico che coinvolga tutta la comunità scolastica nel suo insieme, e generando impatti su educazione, sostenibilità, diseguaglianze, comunità locale e salute;
  • Valutare l’impatto reale di SF4C, dimostrando i risultati nella realtà, con particolare riferimento al cambiamento comportamentale verso diete sane di bambini vulnerabili, dimostrando che può essere efficiente anche dal punto di vista dei costi;
  • Generare impatti positivi per tutti i cittadini europei, dimostrando la semplice replicabilità a livello comunitario, coinvolgendo i Servizi CE e altri progetti per la promozione della strategia Farm to Fork.

Partner del progetto

Il progetto è co-finanziato dal programma Horizon 2020 – Research and Innovation Framework. Il capofila del consorzio è ICLEI (Germania), mentre i partner oltre al Comune di Milano che partecipa insieme a Milano Ristorazione sono, Fondazione Ecosistemi (Italia), Università di Alcala (Spagna), SEI TALLINN – Istituto Ambientale Di Stoccolma (Estonia),   Rikolto (Belgio), Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (Italia), WWF (Svezia), Federazione Internazionale Dei Gruppi Regionali Europei dei Movimenti per l’Agricoltura Biologica   (Svezia),  VTO Alapitvany (Ungheria), Risteco – La Città che Mangia  (Francia),  Fondazione Eurecat (Spagna),  Danachda (Austria),  Stichting Fair Trade Advocacy Office (Paesi Bassi), Mensa Civica (Spagna),   Speseiraume F+B  (Germania), Skutecne Zdrava Skola (Repubblica Ceca), Skutecne Zdrava Skola (Slovacchia),  Comune di Budapest (Ungheria), Comune di Kobenhavns (Danimarca), Comune di Essen (Germania),  Comune di Gent  (Belgio), Comune di Leuven (Belgio),   Comune di Lione (Francia), Comune di Malmo (Svezia), Comune di Nuoro (Italia),  Comune di Norimberga (Germania),  Comune di Tallin (Estonia),  Comune di Umea (Svezia), Comune di Vienna (Austria),  Comune di Viimsi (Estonia), Consiglio Dipartimentale di Dordogne (Francia), Comune di Valencia (Spagna).

Il progetto SchoolFood4Change è stato finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea n.101036763. L’unica responsabilità per il contenuto è degli autori. Il contenuto non riflette necessariamente il parere della commissione europea. La Commissione Europea, inoltre, non è responsabile dell’uso che potrà essere fatto delle informazioni ivi contenute.