Milano a COP21 per promuovere sistemi alimentari sostenibili

 

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2 dicembre 2015 – Milano, insieme alle grandi città del mondo, sarà presente al grande vertice sul clima di Parigi. Il Sindaco Giuliano Pisapia sarà per due giorni nella capitale francese per partecipare al “Summit sul clima dei Sindaci del mondo” organizzato, nel quadro di COP21, dal Comune di Parigi e da C40 la rete internazionale delle metropoli impegnate nella lotta ai cambiamenti climatici. Il vertice si concluderà con una dichiarazione solenne.

Il 4 dicembre, all’Hotel de Ville, il Summit dei Sindaci sarà aperto dal Presidente François Hollande e dal Sindaco Anne Hidalgo. Giuliano Pisapia, unico tra i rappresentanti delle città italiane, interverrà al mattino nel panel “Il nostro futuro a basse emissioni: ambizioni crescenti” insieme ai Sindaci di Stoccolma, Cape Town e della città cinese di Wuhan. Sarà l’occasione per parlare anche  del Milan Urban Food Policy Pact come contributo di Milano alla costruzione di un modello di sviluppo più sostenibile, a partire dal diritto al cibo sano per tutti e dalla lotta agli sprechi. Il Patto, firmato lo scorso ottobre a Palazzo Reale da 116 città del Nord e del Sud del mondo in rappresentanza di oltre 400 milioni di cittadini,

Il sistema alimentare globale è allo stesso tempo vittima e carnefice del cambiamento climatico: la produzione e il consumo di cibo sono responsabili di circa il 30 per cento del totale delle emissioni di gas serra e l’impatto del cambiamento climatico sulla sicurezza alimentare potrebbe essere drammatico. La Banca Mondiale stima che a fronte di un aumento della temperatura di 2° C  il raccolto di alcune delle principali colture (come soia, grano e mais) potrebbe ridursi anche del 50-70 per cento.

Molti settori stanno già adottando strategie più attente al clima. Tuttavia, la conversione del sistema alimentare globale verso modelli di produzione e consumo più sostenibili non è ancora di fatto cominciata. Se continuiamo a gestire il nostro sistema alimentare come abbiamo fatto finora, entro 20 anni il cibo diventerà la principale fonte di gas serra.

Per ridurre l’impatto dell’agricoltura sul cambiamento climatico, è fondamentale agire sui consumi alimentari, sullo spreco e sulla logistica.

Entro i prossimi 40 anni, oltre 6 miliardi di persone vivranno in città (più dei due terzi della popolazione mondiale). Le metropoli giocheranno un ruolo sempre più importante sul piano economico e politico e avranno di fronte sfide complesse: dovranno riuscire a garantire l’accesso al cibo sano per tutti senza mettere a rischio i futuro del Pianeta.

Città e cittadini hanno nei fatti il potere di agire sulla domanda di cibo, cambiando le diete e le politiche di acquisti pubblici per renderle più ecologiche e sane.

Molte città nel mondo stanno già mettendo in pratica progetti per accrescere la consapevolezza sull’impronta  ecologica delle scelte alimentari, incrementare il consumo di cibo fresco e più sano, combattere lo spreco alimentare,  migliorare il sistema di trasporto del cibo, sostenere l’agricoltura urbana. Per questo Milano ha deciso di cogliere l’opportunità offerta da Expo 2015 per promuovere il Milan Urban Food Policy Pact.

Nel processo di stesura del Patto sono stati coinvolti  partner importanti del sistema Onu (Fao, UnHabitat, Undp, Who) e organizzazioni  internazionali che collaborano alla sua  implementazione, contribuendo ad accrescere l’attenzione delle città su questi temi.

L’idea del Milan Urban Food Policy Pact è stata lanciata dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, durante il Summit C40 del 2014. Milano continua a lavorare con C40 per creare una rete di città che si impegnino a lavorare per un sistema alimentare urbano più sostenibile.