Il 20 maggio di ogni anno, si celebra il “World Bee Day”, un’importante giornata di sensibilizzazione internazionale proclamata dalle Nazioni Unite nel 2017, sulla tutela di api e impollinatori, la cui scomparsa sta influenzando i sistemi alimentari globali.

Le api infatti sono le principali responsabili del servizio ecosistemico di impollinazione, dal quale dipende la maggior parte del raccolto destinato all’alimentazione umana. Per questo motivo, in Italia, il valore del servizio di impollinazione delle aree agricole è pari a circa 2 miliardi di euro l’anno (ISPRA).
Le api sono dunque fondamentali nel mantenimento della biodiversità e nell’ assicurare la riproduzione delle piante con un impatto significativo sulla resa agricola. Anche la FAO dedica un appuntamento internazionale al tema “Bee Engaged”, per sensibilizzare su biodiversità e diversità degli ecosistemi.

Ma quali sono le cause della scomparsa di api e altri insetti impollinatori? In primis le sostanze chimiche utilizzate in agricoltura poi il cambiamento d’uso del suolo, l’inquinamento ambientale, le specie esotiche invasive, alcuni patogeni e, infine, il cambiamento climatico. (ISPRA)
Il ruolo delle città nella tutela di api e impollinatori
Le città sono i nuclei che ospitano la maggior parte della popolazione mondiale. Si prevede che nel 2050 il 70% (ONU) delle persone vivrà in città. La frammentazione degli habitat causata dell’urbanizzazione può far pensare alle città come dei luoghi inospitali per tutto ciò che è selvatico. Tuttavia le città, attraverso una pianificazione del verde orientata alla creazione di corridoi di biodiversità, possono costituire un rifugio significativo per api e impollinatori. L’ambiente urbano infatti, a differenza delle aree peri-urbane e rurali, è ricco di parchi, aiuole, giardini, balconi fioriti, orti urbani e dunque una biodiversità vegetale maggiore. Gli impollinatori inoltre, nel territorio urbano, sono meno esposti al rischio dei pesticidi utilizzati invece nelle aree agricole.

L’apicoltura urbana
Negli ultimi anni, in diverse città del mondo si sta affermando la pratica di apicoltura urbana, in risposta alla scomparsa di api e impollinatori ma anche come mezzo di educazione ambientale e di sensibilizzazione della cittadinanza.
I vantaggi dell’apicoltura urbana sono molteplici: dalla salvaguardia della biodiversità cittadina alla creazione di percorsi didattici, dalla produzione di miele locale, al monitoraggio della qualità dell’aria. La presenza delle api è dunque una risorsa preziosa in quanto possiedono una potenzialità che va oltre alla comune accezione di animali da reddito.
A Milano sono presenti diverse realtà attive per la tutela di api e impollinatori, comprese alcune esperienze di apicoltura urbana rivolte agli abitanti dei quartieri in ottica partecipativa, ma anche proposte didattiche e laboratori per i più piccoli.
Grazie ad un recente lavoro di ricerca effettuato dalla Food Policy del Comune di Milano, sono state mappate alcune delle principali esperienze milanesi di apicoltura urbana e a tutela di api e impollinatori che possono essere sintetizzate in:
- apiari didattici per la sensibilizzazione l’educazione ambientale della cittadinanza. Ad essi sono associati laboratori per bambini, corsi e iniziative di divulgazione;
- interventi per api e impollinatori tramite la progettazione del verde urbano;
- progetti di ricerca che studiano le interazioni tra il verde e gli insetti impollinatori;
Tra le esperienze didattiche figura quella di Mauro Veca, un apicoltore particolarmente attivo nel trasmettere alle persone la cultura delle api. Oltre alla sua azienda agricola, una delle principali arnie da lui curate è Honey Factory l’opera disegnata da Francesco Faccin nel giardino della Triennale. Questa particolare arnia consente l’ingresso di una persona al suo interno, per poter osservare in sicurezza, attraverso dei pannelli di vetro, le api all’opera.
Anche l’Università degli Studi di Milano Bicocca, che ha all’attivo diversi progetti di ricerca, si è dotata di arnie didattiche nel suo “Vivaio Bicocca” per studiare il comportamento delle api e sensibilizzare la cittadinanza sul loro ruolo all’interno dell’ecosistema.
Vi sono poi tante esperienze in parchi, giardini, orti condivisi come l’apiario agli Orti di Via Padova, il progetto “Alveari Urbani” a Cascina Merlata e gli apiari al Parco Nord collegati tra loro dall’ “Apistrada dei Fiori“, una strada fiorita che contribuisce al mantenimento della biodiversità del parco.
Di seguito la mappa che raccoglie le principali iniziative individuate
Volete segnalarci progetti e iniziative nuove, che non sono presenti in questa mappa? Scrivete a foodpolicy@comune.milano.it.
Foto credits: Unsplash, FAO, reteapiurbane.it