Le prime settimane di quarantena sono state caratterizzate da una veloce messa in opera di diverse misure di sostegno per i cittadini milanesi più in difficoltà da parte del Comune di Milano, in particolare per quanto riguarda l’aiuto alimentare.
Molte persone anziane e tante famiglie in situazioni di fragilità e marginalità, hanno infatti subito più di altre le misure di contenimento del virus e in particolare l’accesso ai beni alimentari è stata una delle prime problematiche ad emergere da un lato per l’impossibilità ad uscire di casa, dall’altro per la perdita di lavoro per alcune di queste categorie, ma non solo.
Il Comune di Milano insieme a tanti parner in città ha sviluppato il Dispositivo di Aiuto Alimentare, sistema con cui dal 16 marzo, anziani e famiglie fragili hanno ricevuto la spesa alimentare a casa una volta alla settimana.
Dopo qualche settimana di attività e la necessità di attivare un nuovo polo logistico per gli acquisti delle derrate alimentari, oltre a quello già operativo gestito da Banco Alimentare della Lombardia a Muggiò che raccoglie soprattutto donazioni, è entrata a supporto dell’azione anche Croce Rossa Italiana – Comitato di Milano.

Il Polo Logistico di Segrate, gestito dalla CRI di Milano per la gestione di generi di prima necessità oltre 60 tonnellate alla settimana, sia per le consegne dirette a famiglie in difficoltà sia per la gestione logistica delle derrate alimentari destinate ai 10 Hub del Dispositivo Aiuto Alimentare del Comune di Milano, che serve circa 5.000 famiglie ogni settimana.
L’hub di Segrate riceve le derrate alimentari in stock ogni 3 giorni, che vengono poi organizzate e trasportate nei 10 hub in città e qui suddivise in spese alimentari per le oltre 16.000 famiglie raggiunte.
Il contributo di Croce Rossa è diventato fondamentale per gestire in modo efficiente l’arrivo e la distribuzione delle derrate alimentari in questa fase di emergenza nella Fase 1 e nella Fase 2 che sta per cominciare.
Il Comitato di Milano inoltre, riceve e gestisce in autonomia le richieste di aiuto da anziani, persone non autosufficienti, in quarantena o immunodepresse, alle quali fornisce un servizio pronto spesae pronto farmaco a domicilio e fornisce molti altri servizi sia per l’assistenza con unità di strada sia per la distribuzione di derrate alimentari anche con altri soggetti in città.
Anche per il futuro, partendo già dalla Fase 2, sarà importante ragionare su una maggiore integrazione dei tanti e importanti soggetti attivi sul territorio per poter raggiungere sempre più soggetti in difficoltà e in modo capillare.