Il progetto

Oggi metà della popolazione mondiale vive in un’area urbana. Tra meno di quarant’anni questa percentuale salirà a oltre il 60 per cento, ponendo sfide enormi ai governi locali. Come favorire uno sviluppo urbanistico equilbrato? Come garantire trasporti pubblici efficienti? Come riorganizzare servizi idrici, fognari di raccolta e smaltimento rifiuti? Ma soprattutto come sfamare le città in modo equo e sostenibile, senza depauperare risorse scarse?

Nutrire una città è una sfida complessa: comporta scelte che toccano non solo l’economia, ma la salute, l’ambiente, l’educazione, l’inclusione sociale.

Alcune città come New York, Toronto, Melbourne o Londra hanno già adottato una Food Policy:  un insieme di politiche che delineano  una visione condivisa sul futuro rapporto della città con il cibo e definiscono le azioni chiave per attuare questa visione, armonizzando i vari progetti che l’amministrazione porta avanti sul tema dell’alimentazione.

 

Milano ha deciso di impegnarsi per rendere il suo sistema alimentare più equo e sostenibile dotandosi della propria Food Policy, la strategia che orienterà le politiche cittadine relative al cibo nei prossimi cinque anni.

A luglio 2014 il Comune di Milano e Fondazione Cariplo hanno siglato un accordo per la definizione e l’adozione delle Food Policy. Un percorso in quattro tappe.

 

  • L’analisi dei punti di forza e di debolezza del sistema alimentare milanese
  • L’elaborazione degli obiettivi della Food Policy attraverso una consultazione pubblica
  • L’adozione della Food Policy da parte delle istituzioni cittadine
  • L’elaborazione di progetti pilota

 

La prima fase di ricerca sul sistema alimentare ha preso in considerazione la produzione, la distribuzione e il consumo del cibo in città, tracciando una mappa dei principali attori coinvolti, dei comportamenti dei milanesi, del lavoro delle istituzioni.

 

Dall’analisi sono emerse dieci temi (le dieci questioni) su cui focalizzare la consultazione sulla food policy che vanno dall’accesso al cibo, alla lotta allo spreco, dal benessere dei cittadini, alla salvaguardia del territorio agricolo.

 La seconda fase ha previsto una consultazione pubblica che ha permesso di arrivare all’elaborazione di obiettivi condivisi per la Food Policy. Sono stati ascoltati esperti, istituzioni, imprese, associazioni e cittadini (Qui è disponibile il documento che sintetizza le 100 idee emerse durante la fase di confronto con la città).

La terza fase ha visto l’approvazione della Food Policy da parte della giunta e del consiglio comunale (Qui è possibile scaricare la delibera del consiglio comunale sulle linee di indirizzo della Food Policy)

Nell’ultima fase  alcune delle priorità individuate nella Food Policy  saranno trasformate in progetti pilota