Il cibo motore di start-up

Una cinquantina di start up legate al mondo dell’agroalimentare ha partecipato il 23 aprile 2015 alla consultazione per la definizione della Food Policy, la strategia del cibo di cui la Milano si doterà nei prossimi mesi.

“Abbiamo invitato una serie di attori che hanno messo in pratica idee innovative in campo economico o di business” ha dichiarato l’assessore alle politiche per il lavoro, attività economiche, università e ricerca Cristina Tajani “L’obiettivo era non soltanto di stimolare un contributo dal basso nella definizione della Food Policy , ma anche di stabilire un percorso affinchè la futura strategia del cibo restituisca qualcosa agli attori coinvolti. Il secondo obiettivo, non meno importante, era quello di offrire alle start-up presenti un’occasione per costruire nuove relazioni e sinergie”.

“Milano sta rapidamente invecchiando. Anziani soli e stranieri sono la maggior parte dei 135 mila soggetti in difficoltà, che si rivolgono ai 352 enti caritativi cittadini soprattutto per far fronte ai propri bisogni alimentari” ha sintetizzato Francesca Federici, uno dei ricercatori di Està, l’associazione che ha condotto l’analisi sul sistema alimentare milanese.

“Studiando 200 progetti esistenti nel campo del cibo sono emersi nuovi bisogni, cui nuove imprese potrebbero dare risposte interessanti” ha aggiunto Andrea Calori, di Està.

Gianluca Carenzo, responsabile esecutivo del Parco Tecnologico Padano, incubatore dove da due anni crescono anche grazie a un’intesa con il comune di Milano le start-up di Alimenta2talent, ha invitato a fare della Food Policy uno strumento per permettere alle nuove imprese di sperimentare il proprio business in una realtà importante come Milano.

Giuseppe Donvito del fondo venture capital P101, che ha finanziato storie di successo nel campo dell’agroalimentare, ha invitato il comune a favorire occasioni di incontro tra cittadinanza e agricoltori locali e “mettere in campo incentivi fiscali per favorire le imprese innovative”.

“Il percorso della Food Policy, va ben oltre il momento di grande enfasi sul cibo legato all’Expo -ha concluso Carlo Mango, responsabile area ricerca Fondazione Cariplo – ci interessa lavorare sull’ecosistema della città, creare un dialogo, mettere a punto nuovi strumenti e valorizzare quelli che già esistono, per permettere alle start up nel campo del cibo non solo di vincere premi, ma di crescere”.